RASSEGNE TEATRALI TEATRO STUDIO

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“LES DIABLOGUES” di Roland Dubillard

in occasione dell’apertura della stagione teatrale
del Teatro Studio
domenica 28 ottobre ore 18,00
presso SPAZIO 72
via Ugo Bassi 72 – Grosseto
in scena in ouverture del cartellone teatrale la compagnia francese

SEPT ROSES

THEATRE DE L’ENTRESORT

con lo spettacolo
 LES DIABLOGUES
di Roland Dubillard
interpreti Mireille Huchon e Berbarde Laborde
regia Leila Deroux
Lo spettacolo si compone di cinque pezzi attinti alla raccolta Les Diablogues di Roland Dubillard. Dialoghi umoristici, esilaranti, poetici: due personaggi sporchi e volgari, ma irresistibilmente ingenui si incontrano e si scontrano sul tutto e sul niente della vita. La messa in scena del Theatre de l’Entresort risente moltissimo della formazione corporeo clownesca dei due interpreti, dall’attorialità versatile e completa per un risultato comunicativo ed espressivo molto efficace.
SPETTACOLO: biglietto €8,00 prenotazione consigliata.

l’associazione culturale
Arts & Crafts
vi invita alla

CENA

AD ARTE

di Ginetto Morganti

domenica 28 ottobre

ore 20,30


Circolo Arci Khorakhanè

via Ugo Bassi 62 – Grosseto

 


CENA: menù fisso. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro VENERDÌ 26 OTTOBRE
biglietto spettacolo + cena : €8,00 + € 12,00
cena senza spettacolo teatrale : €15,00

MENU CENA AD ARTE 28 ottobre 

Per info e prenotazione:
Teatro Studio 392.0686787 teatrostudio@gmail.com

Arts & Crafts 333.9054837 associazione.artsandcrafts@gmail.com

PER ACCEDERE ALLO SPAZIO 72 E AL CIRCOLO ARCI KHORAKHANÈ È NECESSARIO ESSERE MUNITI DI TESSERA ARCI CHE SI PUÒ ACQUISTARE ALL’INTERNO A PREZZO CONVENZIONATO.

Théâtre de l’Entresort a Grosseto

scambio culturale Narbonne

 

LES DIABLOGUES

di Roland Dubillard
spettacolo teatrale – 28 ottobre 2012 – ore 18.00
TEATRO STUDIO/SPAZIO72 – Via Ugo Bassi, 72 Grosseto
Ingresso 8,00€

Lo spettacolo si compone di cinque pezzi attinti alla raccolta «Les Diablogues» di Roland Dubillard pubblicato nel 1984 edizione «L’Arbalette».  Dialoghi umoristici, esilaranti e poetici: due personaggi, “sporchi e volgari”, ma irresistibilmente ingenui, si incontrano e si scontrano sul tutto… e sul niente della vita. La messa in scena del Théâtre de l’Entresort,  risente moltissimo della formazione corporeo clownesca dei due interpreti, dall’attorialità versatile e completa, per un risultato comunicativo ed espressivo dall’indiscutibile efficacia.

LE RAPPORT À L’AUTRE ET LA CONFRONTATION À L’AUTRE

stage teatrale – 22, 24, 26 ottobre 2012  ore 18.00-21.00
TEATRO STUDIO/SPAZIO72 – Via Ugo Bassi, 72 Grosseto
con Bernarde Laborde e la collaborazione di Mireille Huchon
Lo stage, rivolto a tutti, professionisti o neofiti,  si basa su un training di tipo ludico corporeo-vocale e relazionale. La relazione con l’altro, fulcro del lavoro, muoverà nella direzione della costruzione di una dinamica positiva e creativa, in cui ognuno potrà sentirsi partecipe del processo di conoscenza ed espressione. Attraverso le tecniche base del clown, l’improvvisazione teatrale, il lavoro sull’espressione fisica e vocale, passando per momenti di approfondimento sull’interpretazione (metodo actor’s studio),
i partecipanti potranno sperimentare le potenzialità e le profondità della propria personale capacità di esprimersi in una dimensione teatrale.

 

L’HEROÏNE

un film di Mireille Huchon
Tratto da «L’eroina» di Franca Rame e Dario Fo
martedi 23 ottobre ore 21.00
CINEMA STELLA – Via Mameli, 24 – Grosseto
Una storia essenziale e assurda, come i personaggi che la popolano. Il racconto di una giornata di una donna normale, di mezza età, che gestisce un banco di vendita  di bigiotteria, collocato di fronte ad una casa abbandonata, in mezzo al nulla (le saline di Gruissan, Norbonne, FR). Mater Toxicorum (il suo nome) vede sfilare, o smarrirsi, intorno al suo banco tanti personaggi « perduti »,  i quali tesseranno poco a poco la tela che farà da sfondo a questa « tragicommedia » immersa nell’universo onirico, trasognato e perso  della droga. (Antoine il tossicomane,  l’immigrato, Colombia il concessionario, il commissario di polizia, etc.)
cortometraggio – durata: 31’

 

Théâtre de l’Entresort – Narbonne

www.theatre-entresort-narbonne.com/

IL “FASCINO DELLE ROVINE” 2012

“IL FASCINO DELLE ROVINE”

XVIII Rassegna di Teatro e Archeologia

 

ORBETELLO (GR)

AREA ARCHEOLOGICA DI COSA (Ansedonia)

giovedì 5 luglio – 18.30 “Frammenti”
sabato 21 luglio – 18.30 “Orpheus”
venerdì 3 agosto – 18.30 “La Pace”  dalla  commedia di Aristofane
sabato 4 agosto – 18.30 “La Pace” dalla  commedia di Aristofane
venerdì 24 agosto – 18.00 “La Pace” dalla  commedia di Aristofane

 

ROCCASTRADA (GR)

AREA ARCHEOLOGICA DI SASSOFORTE
venerdì 13 luglio 2012 – 18.00 “La Pace” dalla  commedia di Aristofane

 

SCANSANO (GR)

AREA ARCHEOLOGICA DI GHIACCIO FORTE
sabato 11 agosto 2012 – 18.00 “La Pace” dalla  commedia di Aristofane

 

GROSSETO
PARCO DI PIETRA – CAVA DI ROSELLE

giovedì 30 agosto 2012 – 18.00 “Orpheus”

 

“ORPHEUS”  liberamente ispirato alle opere di Ovidio, Poliziano, Monteverdi, Gluck e Cocteau

Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Irene Paoletti, Mirio Tozzini, Blu Lepore

Elaborazione dei testi e regia: Mario Fraschetti

 

“FRAMMENTI”  Lo spettacolo, di carattere itinerante, è diviso in tre quadri: “Gente in cammino”, “Dioniso”, “Le porte di Tebe” e attinge nella costruzione del testo a Erodoto e all’iconografia etrusca, a “Baccanti” di Euripide, a “I Sette contro Tebe” di Eschilo. Alcuni punti di collegamento sono ispirati a “Dialoghi con Leucò” di C. Pavese.

Interpreti: Daniela Marretti, Lia Montanelli, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Irene Paoletti, Mirio Tozzini, Blu Lepore

Elaborazione dei testi e regia: Mario Fraschetti

 

“LA PACE”  dalla commedia di Aristofane

Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini

Elaborazione dei testi e regia: Mario Fraschetti

Rassegna Teatrale TEATRO STUDIO/SPAZIO 72 – 2011-2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA CURIOSA STORIA DI GREGOR SAMSA

SCHEDA ARTISTICA

Contenuti                                                                                                                                                                        “La metamorfosi” è forse il racconto più conosciuto di Kafka.
Narra la storia di un modesto impiegato, Gregor Samsa,  che un giorno si sveglia e si accorge di essersi trasformato in uno scarafaggio ripugnante ed abbietto. La trasformazione è irreversibile…
Nell’opera confluiscono due tra le tematiche più rappresentative della poetica del grande scrittore: da un lato l’alienazione e la spersonalizzazione che la società impone ai suoi membri, dall’altro il rapporto problematico con la famiglia che si risolve nell’annientamento totale delle aspirazioni.
In questa riscrittura, il racconto viene considerato dall’ottica della madre e della sorella aprendo ulteriori e interessanti problematiche, prima tra tutte quella della gestione della “diversità”.

Messa in scena
La rappresentazione raffinata e minimale, si svolge su una scena spoglia,  che si carica via via del disagio, della mal celata angoscia di una famiglia piccolo borghese, costretta a gestire qualcosa di inaspettato e troppo distante da se’.
L’analogia con ogni possibile forma di diversità emerge fin dalle prime battute – un figlio disabile, una figlia drogata, un anziano non autosufficiente – ce n’è per tutti,  qualunque sia la proiezione che ogni singolo spettatore ne farà. In un fragile equilibrio, tra minimalismo e pathos, i quattro interpreti si muovono sulla scena secondo uno schema semplice, ma molto preciso, come il tempo che scorre, oppure non scorre, alternando racconto e commento, dialogo diretto e pensiero. Lo schema temporale è lievemente distorto, fatto di presente e passato, a sottolineare la perdita di identità che appartiene forse più alla famiglia che al caro Gregor,  una famiglia disperatamente attaccata alle convenzioni,  così tanto da vedere nella rimozione la sola via di soluzione.

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