rassegne teatrali – altre

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teatro del ciliegio – stagione teatrale 2012

MONTEROTONDO MARITTIMO (GR)

stagione teatrale 2012

 

 

Una mini-stagione al Teatro del Ciliegio di Monterotondo Marittimo diretta dall’associazione MosaicoArte e inserita nel cartellone di eventi Libero Circuito sostenuto dalla Regione Toscana e dalle Province di Siena e di Grosseto, oltre ai singoli Comuni. Si tratta di tre appuntamenti di grande spessore culturale fortemente voluti dal Comune, che — nonostante il periodo di crisi economica — si sta impegnando per mantenere viva l’attività teatrale professionale”. Il primo spettacolo è in programma sabato 17 alle 21.15, si tratta di Pamper Me della compagnia ReSpirale Teatro, giovane e brillante formazione di Bologna, finalista al Premio Scenario 2011 con la sua ultima produzione. Pamper me (traducibile circa con“viziami”) è un’intrigante riflessione sui desideri dell’uomo, attraverso il resoconto dettagliato e fedele di una crociera-extralusso-sette-notti-ai-caraibi.. Un quadro surrealista sulla lussuria incontenibile che guida il nostro desiderio atavico di essere viziati.

Questo è un momento storico molto difficile — dice Chiara Bindi che si occupa della direzione artistica della mini-stagione teatrale —:   ci troviamo a fare i conti un fallimento politico gravissimo del nostro Paese e con una grande crisi economica ma soprattutto culturale. Una crisi di valori, che la corruzione dilagante certo non aiuta a superare. Il disorientamento è evidente, per questo pensiamo che resistere nel fare cultura, sia fondamentale, soprattutto mantenendo vivi strumenti di rete (come ad esempio Libero Circuito), che permettono il confronto e stimolano a reagire. La stagione propone compagnie nuove per il nostro territorio, come ReSpirale, e Pop.Opera, ma anche storiche come il teatro Schabernack, componendo un cartellone  all’insegna di un teatro ironico e intelligente, quello di cui credo abbiamo bisogno  per ‘sotterrare’ con un sorriso questa crisi “. Gli altri appuntamenti sono in programma sabato 24 novembre alle 21.15 (Onora il padre e la madre, Pop.Opera) e sabato 1 dicembre alle 21,15 (Ribellioni dal basso, Schabernack). Per informazioni: www.liberocircuito.it

 

teatro degli unanimi – stagione teatrale 2012

ARCIDOSSO (GR)

compagnia teatrale schabernack

 

libero circuito

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TEATRO SCHABERNACK

www.schabernack.it

 

LIBERO CIRCUITO – Rete di Teatri Indipendenti

www.liberocircuito.it

Rassegna Teatrale TEATRO STUDIO/SPAZIO 72 – 2011-2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA CURIOSA STORIA DI GREGOR SAMSA

SCHEDA ARTISTICA

Contenuti                                                                                                                                                                        “La metamorfosi” è forse il racconto più conosciuto di Kafka.
Narra la storia di un modesto impiegato, Gregor Samsa,  che un giorno si sveglia e si accorge di essersi trasformato in uno scarafaggio ripugnante ed abbietto. La trasformazione è irreversibile…
Nell’opera confluiscono due tra le tematiche più rappresentative della poetica del grande scrittore: da un lato l’alienazione e la spersonalizzazione che la società impone ai suoi membri, dall’altro il rapporto problematico con la famiglia che si risolve nell’annientamento totale delle aspirazioni.
In questa riscrittura, il racconto viene considerato dall’ottica della madre e della sorella aprendo ulteriori e interessanti problematiche, prima tra tutte quella della gestione della “diversità”.

Messa in scena
La rappresentazione raffinata e minimale, si svolge su una scena spoglia,  che si carica via via del disagio, della mal celata angoscia di una famiglia piccolo borghese, costretta a gestire qualcosa di inaspettato e troppo distante da se’.
L’analogia con ogni possibile forma di diversità emerge fin dalle prime battute – un figlio disabile, una figlia drogata, un anziano non autosufficiente – ce n’è per tutti,  qualunque sia la proiezione che ogni singolo spettatore ne farà. In un fragile equilibrio, tra minimalismo e pathos, i quattro interpreti si muovono sulla scena secondo uno schema semplice, ma molto preciso, come il tempo che scorre, oppure non scorre, alternando racconto e commento, dialogo diretto e pensiero. Lo schema temporale è lievemente distorto, fatto di presente e passato, a sottolineare la perdita di identità che appartiene forse più alla famiglia che al caro Gregor,  una famiglia disperatamente attaccata alle convenzioni,  così tanto da vedere nella rimozione la sola via di soluzione.

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