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Il cibo degli dei

“Il Cibo degli Dei”

è una lettura di testi legati alla cosmogonia (Esiodo, Omero, Apollodoro, Ovidio, Epimenide di Creta, Diodorosiculo). In questa lettura vengono messi in risalto i cibi più antichi conosciuti dall’uomo e gli scontri per ottenere il potere divino, e fornisce elementi molteplici di ampliamento e di discussione. La lettura prevede la interazione con il pubblico, interazione che varia secondo le fasce di età, rendendo il testo piacevole e comprensibile.

La lettura avvicina il pubblico alla comprensione del messaggio che attraverso la mitologia gli antichi volevano trasmettere: la comprensione del proprio essere integrato dentro il “sistema società”.

Consideriamo il mito come qualco­sa di contrapposto al vero, una sorta di “favola”; per le società arcai­che: il mito, per sua stessa natura, era vero, espressione della verità as­soluta, perché raccontava una storia sacra avvenuta in un tempo di­verso da quello quotidiano, nel tempo sacro degli inizi. Il mito è un mezzo per esprimere concetti troppo complicati o misteri e fenomeni, quali l’origine dell’uomo, la morte, eventi naturali a cui non si riesce a dare una spiegazione e per questo motivo il mito è strettamente legato alla religiosità.

Rivolgersi alla mitologia significa anche tentare di comprendere il pensiero dell’uomo oltre le mode e le società.

Cassandra a Vetulonia

Le profezie di Cassandra riecheggiano  fra le vestigia dell’antica Vetulonia.

Torna, sabato 28 luglio, l’appuntamento estivo con il nuovo spettacolo del

Teatro Studio.

 

Saranno gli affascinanti  resti etrusco-romani dell’antica  Vetulonia a fare da scenario a “Cassandra”, il  nuovo spettacolo che il Teatro Studio presenterà in prima assoluta sabato 28 luglio alle ore 19.

Ancora un ritorno alla mitologia greca, ancora una protagonista femminile. Dopo Medea, ad incantare  il gruppo teatrale grossetano, guidato da Mario Fraschetti,   è questa volta Cassandra,  l’ enigmatica e misteriosa figlia del re di Troia, perseguitata da un crudele destino. Apollo, conquistato dalla sua bellezza, le dona infatti la capacità di prevedere il futuro, ma Cassandra respinge il suo amore e il dio, condannandola a non essere mai più creduta, si vendica di lei trasformando il dono della profezia in una fonte di eterna frustrazione.

La rappresentazione inizia in ambientazione attuale, i personaggi vengono risucchiati in un tempo remoto, in una dimensione in cui realtà e immaginazione si confondono, in cui passato e presente si mescolano. Giunta al termine della sua vita, Cassandra ha visioni caleidoscopiche dei principali eventi del suo passato.“I tuoi occhi vedono quello che credi di sapere, e per questo le cose sono ingannevoli, ma il loro spirito no, non inganna…”

La drammaturgia, messa in scena dal regista Mario Fraschetti e da Daniela Marretti (che ha collaborato alla rielaborazione dei testi), si lega all’Agamennone di Eschilo e ad altre fonti antiche (Euripide Ecuba, Licofrone Alessandra ed altri), con richiami all’opera di C. Wolf e  si muove per episodi, flash, impressioni, momenti, situazioni che vogliono evocare domande e confermare analogie con il presente.

In una totale libertà di interpretazione del mito,  il lavoro del Teatro Studio mette in luce i grandi errori dell’umanità -  quello della guerra in primo luogo -  e coglie la capacità di cercare, di vedere, di gridare la verità e al tempo stesso l’impossibilità di incidere sugli eventi: così come la città di Cassandra, l’umano genere “sostituisce al vedere il vero, il vedere la finzione”.

 

Elaborazione del testo e regia: Mario Fraschetti

Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini, Lia Montanelli, Silvia Schiavoni

Medea

Cerimonia nella Colchide

 

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Medea invoca il Sole

 

 

 

 

 

 

 

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Giasone e Medea in Colchide

 

 

 

 

 

 

 

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Due argonauti

 

 

 

 

 

 

 

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Il grano si fertilizza con il sangue

 

 

 

 

 

 

 

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Medea incontra lo straniero

 

 

 

 

 

 

 

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Una tela di ragno intorno a Creonte

 

 

 

 

 

 

 

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Giasone a Corinto

 

 

 

 

 

 

 

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Brucia Glauce con Creonte

 

 

 

 

 

 

 

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Potrebbe Medea uccidere i figli?

 

 

 

 

 

 

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Il ricordo di una Medea del passato prende corpo

 

 

 

 

 

 

 

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Ascoltate i miei piani donne di Corinto

 

 

 

 

 

 

 

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Non fu Medea che li uccise

 

 

 

 

 

 

 

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Il cuore di Medea ribolle di collera

 

 

 

 

 

 

 

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Medea e Glauce: “Non temere piccola mia”

 

 

 

 

 

 

 

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Non avesse mai Giasone raggiunto la Colchide

 

 

 

 

 

 

 

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Giuro che mai ti abbandonerò

 

 

 

 

 

 

 

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Il musicista Paolo Sturmann

MEDEA

Fu veramente Medea ad uccidere i propri figli o l’intolleranza e il pregiudizio dei Corinzi?

Medea, un nome che etimologicamente significa “colei che consiglia”, una sacerdotessa-guaritrice che usa il sapere delle madri, un sapere che

 da Euripide in poi è fatto passare per

pericolosa magia. Il mito di Medea per due millenni è stato letto univocamente come la vicenda di una eroina che assolve fino all’ultimo il dettame divino della distruzione della stirpe di colui che commette una colpa fino a portarlo alla estrema tragica conseguenza di dar la morte ai propri figli.  Ma scavando a ritroso nel tempo si trovano altre interpretazioni, altre Medee, altri svolgimenti della vicenda. Se Medea non è infanticida, il valore stesso del mito cambia, come cambia la sua forza catartica che si indirizza allora verso altri obiettivi… Medea è l’eroina di un mondo, arcaico, religioso matriarcale, in contrasto con  un mondo razionale, laico, moderno. L’amore fra Medea e Giasone rappresenta il conflitto fra questi due mondi.

Lo spettacolo del Teatro Studio non dà una rilettura del mito, ma permette agli spettatori una interpretazione soggettiva, attraverso stimoli visuali, verbali e sonori. Il lavoro segue la struttura drammaturgica della tragedia di Euripide su cui si innestano testi di Valerio Flacco (Argonauticon Libri) e testi ispirati ai lavori di Krista Wolf, e la visione sociale di Pier Paolo Pasolini.

 

Regia ed elcborazione dei testi: Mario Fraschetti

Interpreti: Daniela Marrewti, Luck Pierini, Enrica Pistolesi, Silvia Schiavoni, Mirko Tozzioi, Michela Pii

Musiche originali e canto: Paolo Sturmann

Durata; 1’20

Cassandra – spettacolo

CASSANDRA

“I tuoi occhi vedono quello che credi di sapere, e per questo le cose sono ingannevoli,

ma il loro spirito no, non inganna…”

La enigmatica, misteriosa, giovane figlia del re di Troia, che ottenne dal Dio Apollo il dono della Veggenza ma che, per punizione dello stesso Dio, non venne mai creduta, giunta al termine della sua vita, ha visioni caleidoscopiche dei principali eventi del suo passato.

 

Cassandra di Krista WolfLa rappresentazione inizia in ambientazione attuale, i personaggi vengono risucchiati in un tempo remoto, in una dimensione in cui realtà e immaginazione si confondono, in cui passato e presente si mescolano.

La drammaturgia si lega all’Agamennone di Eschilo e ad altre fonti antiche (Euripide Ecuba, Licofrone Alessandra ed altri), con richiami all’opera di C. Wolf e  si muove per episodi, flash, impressioni, momenti, situazioni che vogliono evocare domande e confermare analogie con il presente.

L’opera, in una totale libertà di interpretazione del Mito, ci riporta ai grandi errori dell’umanità –  quello della guerra in primo luogo –  e coglie la capacità di cercare, di vedere, di gridare la verità e al tempo stesso l’impossibilità di incidere sugli eventi: così come la città di Cassandra, l’umano genere “sostituisce al vedere il vero, il vedere la finzione”.

 

Elaborazione del testo e regia: Mario Fraschetti

Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini, Lia Montanelli, Silvia Schiavoni

Durata:    1’10

SAKPE’ – fiaba per bambini

31 mag 2007 su PORTALE DELLA PROVINCIA DI GROSSETO
Castiglione della PescaiaComune di Castiglione della Pescaia Libri
SAKPE’. Letture ad alta voce in biblioteca con gli attori del Teatro Studio
Progetto: “Incontri di Primavera”
giovedì 31 maggio alle 16,30
SAKPE’
Si concludono giovedì 31 maggio gli incontri di lettura per i giovanissimi alla biblioteca “Italo Calvino” di Castiglione della Pescaia promossi dal Comune e tenuti dagli attori del Teatro Studio di Mario Fraschetti.A chiudere il ciclo saranno i bambini della scuola elementare che saranno coinvolti dagli attori nella lettura della fiaba africana “Sakpé”, una storia che fa riflettere sui pericoli dell’apparenza e invita ad un approfondimento che va oltre l’effimero.
L’incontro avverrà nella sala di lettura per ragazzi al primo piano della biblioteca dove i bimbi si disporranno in cerchio.

Molto soddisfatta delle risposta di bambini e ragazzi con le loro famiglie, Patrizia Guidi, direttrice della biblioteca “Un progetto di cui siamo molto orgogliosi – ha detto – anche perché sfruttiamo gli spazi ampi e luminosi che abbiamo a disposizione in biblioteca per trasmettere in modo diverso l’amore per la lettura. Siamo anche molto contenti perché, soprattutto insieme ai bambini delle materne e delle elementari, hanno partecipato anche i genitori”. -

Il progetto era strutturato con letture diverse a seconda delle età: per le scuole medie, ad esempio, sono state proposte anche opere come l’Iliade o i Racconti del Brivido di Edgar Allan Poe.

Soddisfatta anche l’assessore alla Cultura Sandra Mainetti: “L’inizitiva ha avuto molto successo e contiamo di realizzarne altre di simili. La biblioteca, così come l’abbiamo voluta, si presta molto e deve diventare sempre di più un punto di riferimento per i nostri giovani”.

Medardo di Terralba – il visconte dimezzato

Medardo di Terralba

da Il Visconte Dimezzato di Italo Calvino

spettacolo italo calvino

 

 

 

 

 

 

” Così mio zio Medardo tornò uomo intero, né cattivo né buono, un miscuglio di cattiveria e bontà (…) Ma aveva l’esperienza dell’una e dell’altra metà rifuse insieme, perciò doveva essere ben saggio”.

“Medardo di Terralba”, parla con la semplicità del linguaggio della fiaba pura e spazia in tempi, luoghi e situazioni che fanno parte di un immaginario comune. La tecnica attoriale è riconducibile alla Commedia dell’arte, comica e vivace.

Questo, unitamente alla tematica che riguarda l’eterno anelito umano alla ricerca dell’equilibrio, della giusta via di mezzo, dell’integrazione, fa sì che “Medardo di Terralba” possa essere fruito da un pubblico decisamente senza età.

“Sugli alberi qui crescono

pere spaccate in due,

per le brughiere guizzano

lucertole a metà.

Ciò che si vede, dovunque si vada

Pare una fiaba, pare una fiaba…”

 

disegni dei bambini della classe 3 elementare di Pitigliano

 

scuola albinia  spettacolo italo calvinospettacolo italo calvino

 

ilaria tinelli

Ilaria Tinelli

Ciao a tutti mi chiamo Ilaria,

ho avuto occasione di collaborare con la compagnia del Teatro Studio durante l’estate del 2005. Ho realizzato per loro le maschere delle divinità che appaiono nello spettacolo “Iliade”.

 

La passione per la pittura e il disegno è stata sempre parte della mia vita, ho frequentato il liceo artistico e poi ho iniziato a viaggiare.

Durante un viaggio conobbi un pittore che mi prese sotto la sua ala protettrice e mi avvicinò all’ arte della decorazione. Questo e’ praticamente il mio lavoro ancora adesso, anche se non è facile trovare molti clienti…

 

 

 

Uno dei miei lavori:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vi mostro anche le foto di una esperienza di body painting,

altra arte a cui sono stata avvicinata da un’amica, tramite la quale si possono ottenere risultati interessanti…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per contatti rastaiaia@yahoo.it

Maschere spettacolo Iliade

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Iliade

ILIADE

“Omero, nell’Iliade, ha tramandato, tra le righe di un monumento alla guerra,
la memoria di un amore ostinato per la pace.
A prima vista non te ne accorgi, accecato dai bagliori delle armi e dagli eroi. Ma nella penombra della riflessione viene fuori un lato dell’Iliade che non ti aspetti…” (A.Baricco)

Sulle rapide navi che solcano i flutti le donne troiane vanno prigioniere verso la terra greca. Pensieri legati ad un futuro incerto e al recente passato della guerra trascorsa.
Una guerra “pura” nella sua ineluttabilità voluta da un disegno divino piuttosto che dagli uomini.
Testi di Euripide (Ecuba, Troiane, Andromaca, Elena), si intrecciano con le vicende Omeriche dell’antico scontro fra la forza che difende e sa di aver molto da perdere, Ettore e la forza che distrugge e si distrugge, Achille, una dipendente dall’altra. La musica sottolinea e spezza momenti di pathos e momenti di riflessione. L’azione scenica fa emergere tutta la bellezza e la drammaticità di un testo che vuole parlarci innanzitutto dell’orrore della guerra.

Durata: 70’

Interpreti: Daniela Marretti, Enrica Pistolesi, Lia Montanelli, Luca Pierini, Irene Paoletti, Luca Baseville
I testi sono stati elaborati da Mario Fraschetti e Daniela Marretti
Musiche originali di Paolo Sturmann

Maschere Ilaria Tinelli
Regia Mario Fraschetti

omero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E il dio stesso con la destra letale guidò il dardo
E fu infallibile

claudia wild

CLAUDIA WILD

Claudia Wild nasce nel 1960 a Monaco di Baviera e dopo vari studi (storia dell’arte, etnologia) consegue la laurea in Arte e Germanistica nel 1989. Diventa libera professionista in pittura, grafica e mosaico a Norimberga.
Nel ´90 si trasferisce in Toscana prima nel comune di Scansano, poi dal 2002 a Paganico.
Vivendo in Toscana si dedica prevalentemente alla pittura del paesaggio, non dimenticando altri generi come la natura morta, ritratti e figure.
“La matrice dell’Espressionismo tedesco si unisce con suggestioni di derivazione `Fauves´…” ( Eliana Princi).

Astrazione e rappresentazione figurativa

L´artista rimane sempre nell’ambito della pittura figurativa, la sua ricerca artistica si esprime principalmente nell’incontro tra l’astratto e una visione più naturalistica, ben riconoscibile.

Le sue rappresentazioni partono sempre dalla sperimentazione, dall’osservazione della natura. Cosi la sua è una pittura “dal vero” che però, secondo il termine tedesco “Motiv”, è anche qualcosa, che “muove dentro” e che ne esce trasformato.
Vedere il soggetto senza preconcetti, quasi “nuovo”, come il primo giorno; questo cerca nei suoi quadri. Con la – possibile- “imparzialità” si instaura un dialogo tra ilsoggetto e l´artista.

(Disegnando Medea, Ghiaccio Forte, 2006)

L’opera è il frutto di questo incontro – una sintesi tra soggettività e obiettività, tra elementi interiori ed esteriori.
Colore e forma si devono completare armonicamente senza che l’uno prevalga sull’altra, e insieme riflettere una idea, una idea immaginativa, non un’idea letteraria o concettuale.
Osservare, apprendere, disegnare, applicare colori.
Le basi del suo lavoro sono bozzetti e studi: di una pianta, per esempio, cerca di afferrare l´essenza; dei movimenti di una ballerina, invece, cerca di seguirli con il pennello, di un paesaggio ne studia le forme.

Una grande parte delle sue opere e delle sue idee si realizzano in viaggio.
Viaggio inteso come avvicinamento, cambio di prospettive, con il sapore dell’incontro e del ritorno.
“Nuovi” orizzonti non si trovano soltanto nella lontananza, ma anche nella vicinanza: nei cespugli al bordo della strada, nella vigna, negli spazi cosmici come in un ciottolo o in un bicchiere di vino sul tavolo.

(Orologio dei Fiori, Olio su tela, Scansano, 2005)

Nella sua opera un posto prediletto è riservato alla Maremma Toscana. La sua bellezza aspra e segreta l’attrae sempre; cerca di appropriarsene. Essa costituisce per la pittrice una fonte di idee, che si possono rivelare e sviluppare solo passo dopo passo come percorrendo delle ampie vallate.
Questa asprezza si riflette anche nei suoi quadri, che non esprimono caratteri rassicuranti e lisci. Claudia Wild cerca questa severità inondata di una luce soave.

(Val d’Orcia, Disegno ad inchiostro, 2002)

Negli ultimi anni cresce il suo interesse per lo studio del corpo umano e la figura.
Studia il movimento, disegnando animali, ballerini e attori.
Nell’incontro con il gruppo del Teatro Studio di Grosseto, con la loro cultura del movimento e dell’espressione, questo interesse trova una grande ispirazione, che sboccia in un ciclo di disegni dal vivo colti durante le rappresentazioni dell’Iliademesse in scena nell’estate 2005 presso gli Scavi Archeologici di Roselle.
Seguendo i modelli viventi con penna, pennello ed occhi aperti, improvvisa su fogli grandi gesti, movimenti, espressioni degli attori.
La dinamica diventa forma sulla carta e rispecchia la grazia dei movimenti, l’emozione e la bellezza delle vesti.


(Disegno ispirato da “Iliade” , Dea danzante, Penna d’oca ed inchiostro, Roselle, 2005)

La sua tecnica grafica è molto semplice e “assoluta”: con penna d´oca, inchiostro e seppia su carta.
Tentativo su tentativo.
Cancellare.
Ritoccare non esiste.
L’anno dopo, nell’estate 2006, per le rappresentazioni di “Medea”, sempre presso il Parco Archeologico di Roselle, ha adoperato una tecnica mista, aggiungendo all’inchiostro i pennelli e i colori ad acquarello.

Cogliere nell’attimo fuggente l´essenzialità di un movimento, la bellezza di un gesto umano.
Nei disegni compiuti – o non compiuti – è visibile la danza dell’essere umano nel suo agire e soffrire. La rappresentazione dell’antico dramma umano, sempre attuale, interpretato dagli attori nello splendido scenario dell´anfiteatro romano di Roselle.

(Disegno ispirato da “Iliade”, Daniela con la maschera, Penna d’Oca e Seppia, Roselle, 2005)

Curriculum Vitae di Claudia Wild

1960 Nata a Monaco di Baviera

1979 – 83 Frequenta l´Università di Monaco nelle materie di etnologia, storia del´arte e storia

1983 Tirocinio nella bottega della ceramista M. Heinrichs a Norimberga

1984 – 89 Consegue la laurea in Belle Arti e Lingua Tedesca presso l ´università di Erlangen-Nürnberg. Nel campo della pittura e del mosaico è allieva di W. Kusche

dal 1989 Libera professionista nel campo della pittura, del disegno, della ceramica e del mosaico.

1989 Viaggio di studio in Toscana e a Roma.

1992 Docente di pittura, mosaico, piante medicinali e educazione ambientale a Murci, Scansano (Toscana), Co-fondazione dell´Assoziazione onlus “Centaurea”. Studio a Murci.

2002 Viaggi di studio a Parigi, a Roma ed in Sicilia

2003 Viaggi di studio a Napoli e Pompei e in Cina

dal 2004 Studio nel Podere “Le Coste”, Paganico, Toscana. Viaggio a Ravenna

2005 Viaggi in Turchia e in Olanda

Mostre

Nel 1990 Comincia l´attività espositiva nel campo della pittura e del mosaico. “Landschaften – paesaggi” Galleria Comune Stein – Norimberga (G)

1990 “Italien und Franken – Landschaftsbilder – Italia e Franconia” Gallerie Häring, Norimberga (G), “Junge Kunst in der Katacombe – Giovani artisti nella Katacombe” Monaco (G), “Kunst in der Bank – Landschaften L´Arte in Banca, Paessaggi di A. Stahl e C. Wild “, Sparkasse Norimberga (G)

1991 “Bilder aus der Toskana – Pitture della Toscana” Galerie in der Freibank, Fürth (G)

1992 “Arcadia lädt ein… – Arcadia invita “ Ökozentrum, Nürnberg (G ), “L` Arte del Paesaggio”Scatolino, Scansano (E)

1993 “Kunst im Hotel – L´Arte nel Hotel” Hotel Bayer, Tegernsee (E), “Confronti” Cassero
Mediceo, Grosseto (Catalogo) (G)

1994 “Uno sguardo colorato” Galleria Il Mezzanino, Pistoia (G)

1998 “Licht und Farben der Toskana – I Colori e la Luce della Toscana”, Monaco (E), “Paesaggi e Mosaici” Barakà, Prato (E)

2000 “Wilde Toskana – Toscana selvatica”, Colonia (E), “Landschaftsmalerei zwischen Natur und Abstraktion – Pittura del paesaggio tra natura e astrazione “ - Kunst im Foyer, Theater an der Leopoldstraße, Monaco (E)

2001 “Toskana in Traum und Wirklichkeit – La Toscana in sogno e realtà“, Colonia (E),“Sguardi”, Galleria “Atelier Unter den Schildkröten”, Norimberga (E)

2001 “Spiegelungen der Toskana – Riflessi della Toscana”, Teatro nella Leopoldstraße,
Monaco (E)

2003 “Bilder der Toskana – Pitture Toscane” VHS Bonn- Bad Godesberg(E), “Italienische 
Reisen – Viaggi Italiani”, Teatro nella Leopoldstraße, Monaco (E), “Toskanische Impressionen in Malerei und Musik- Impressione Toscane nella Musica e nella Pittura” Rheinische Musikschule, Colonia (E)

2005 “Tierisch – Allzumenschliches von St. Atzl und Reisebilder von C. Wild – L´animalesco – umano di S.Atzl e Inquadrature di viaggio di C. Wild “ Galerie K-8, Colonia (G), “Natura viva”Galerie Beginen–Fenster, Colonia (E),“Toskanische Lebens- Art- L´Arte di Vivere in Toscana”Studio Stelzner, Trostberg bei Wasserburg (E)

2006 “Arte a Cinigiano” - Cinigiano (G)

(E) Personale
(G) Esposizione di gruppo

Contatti:

Claudia Wild

Auf- der- Schleide 5
53225 Bonn – Deutschland
Tel. ++49 1799169055

Pod. Le Coste, Tenuta di Monteverdi
58048 Paganico (GR)
Tel. ++39 340 2507423

e-mail: cfawild@hotmail.com

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