Frammenti di Stellle – festival resistente 2018
FESTIVAL RESISTENTE 2018
21 APRILE ORE 18.00
CASSERO SENESE GROSSETO
FRAMMENTI DI STELLE
omosessuali, rom, donne nel firmamento della Shoah
READING MUSICALE
Una performance a tre voci, con musica dal vivo (chitarra elettrica): dati, informazioni, racconti.
Un format in bilico tra il documentarismo-giornalismo e la lettura scenica, costellato di poesie, brani di romanzi storici, suggestioni musicali, per raccogliere una memoria storica e il suo inqiuetante dialogare col presente.
interpreti:
Enrica Pistolesi, Luca Pierini, Daniela Marretti
chitarra: Massimo Pallini
ricerche:Enrica Pistolesi
regia: Daniela Marretti
LA POESIA “ANDATE A TREBLINKA” E’ DI HALINA BIRENBAU, TRADUZIONE A CURA DEL LICEO LINGUISTICO “A. ROSMINI” DI GROSSETO, ED. EFFIGI
“Dare voce a questa pagina della storia, significa ridefinire il concetto di razza e comprendere che quella umana è una sola, significa impiantare nell’oggi una nuova cultura, una nuova comprensione”.
evento gratuito
gli eccidi di Pontelandolfo e Casalduni
Mario Fraschetti (Teatro Studio) e Il Teatraccio in:
“14 agosto 1861”
gli eccidi di Pontelandolfo e Casalduni
Domenica 25 febbraio alle ore 18:30
presso lo Spazio 72 , in via Ugo Bassi a Grosseto.
Con: in ordine di ingresso Tommaso Imperio, Francesco Melani, Nunzia di Pietro,
Claudio Matta, Agnese Giacomelli
drammaturgia e regia, Mario Fraschetti
Un lavoro con intento divulgativo, per ricordare e non far dimenticare uno dei tanti efferati episodi, tenuti nascosti, che hanno macchiato la nostra storia di nazione.
Sono passati centocinquanta anni da eccidi spaventosi, vendette, bagni di sangue innocente, ma l‘eco di quegli eventi non si è cancellata.
Quanti furono i morti da una e dall’altra parte? Come poterono dei giovani soldati trasformarsi in spietati assassini?
Una messa in scena calda ed avvolgente, in parte in dialetto napoletano impostata sulla tecnica del racconto/teatro sociale, con alcune “incursioni teatrali” (scene drammatizzate), canti e ballate.
Data la scarsa disponibilità di posti è indispensabile prenotare entro venerdì 23,
Informazioni e prenotazioni 324 8462363
L’amore che non è – Manciano
” L’AMORE CHE NON E’ “
MERCOLEDI 29 NOVEMBRE ORE 21.00
MANCIANO – NUOVO CINEMA MODERNO
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
monologhi tratti da:
“Malamore”, di Concita de Gregorio
“Mille splendidi soli”, di Khaled Hosseini
interpreti:
Enrica Pistolesi
Paolo Mari (chitarra)
regia
Enrica Pistolesi
DONNE
DONNE
Storie di amore malato – Notte Visibile della Cultura
“Storie di amore malato”
ORE 21,30 22.30. 23.30
GIARDINO MUSEO STORIA NATURALE
NELL’AMBITO DELLA NOTTE VISIBILE DELLA CULTURA
EVENTO GRATUITO
“Storie di amore malato”
Tre brevi monologhi ispirati a “Malamore” di Concita de Gregorio, “Il tempo Blanca” di Marcela Serrano, “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini
“Cosa induce le donne a non respingere anzi a convivere con la violenza? Perché la si sopporta e come si fa? Quanto è alta la posta in palio? Alcune soccombono, molte muoiono, moltissime dividono l’esistenza con una privata indicibile quotidiana penitenza.”
Un’attrice da sola in scena, che attraverso cambi di costume a vista sottolineati dal suono persistente e penetrante di un flauto giapponese, assume di volta in volta tre tipologie di donne maltrattate.
Una colta e ricca signora dell’alta società che il marito tratta come un soprammobile di lusso, s’innamora di un uomo perdutamente.Quando il marito la sorprende la sbatte fuori di casa privandola di tutto e soprattutto dei figli.
Una donna semplice di religione islamica che non riuscendo a dare dei figli al vecchio e dispotico marito che ha dovuto sposare, subisce impotente la sua ingiustificata e crudele violenza.
Infine un’altra donna, matura e affermata manager che s’innamora senza condizioni di un giovane rampante che sfrutta la sua avvenenza per salire senza fatica i gradini del successo.
MIGRAZIONI – Porto Stefano
venerdì 15 luglio – ore 18.30 Fortezza Santo Stefano
“MIGRAZIONI”
storie di donne, uomini e destini
da testi di Euripide, Eschilo e Erri de Luca
Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Irene Paoletti, Mirio Tozzini, Cosimo Postiglione
Musiche, clarinetto e voce: Francesco Melani
Scrittura scenica:
Daniela Marretti
Regia: Mario Fraschetti
Mare, mezzo e culla per andare,
Storie di genti che cercano
oltre le onde
la schiuma di una nuova vita,
e tra le onde viaggiano
e a volte giacciono…
Mare, viaggi, rotte, arrivi e partenze: storie antiche ed echi di cronaca per non dimenticare le vittime della migrazione clandestina. Cosa a volte si celi dietro a queste vite e a questo andare, lo lasciamo trapelare dai racconti di guerre, marinai e regine: racconti senza tempo, che presi in brevi attimi, risuonano al presente.
La performance si sviluppa secondo uno schema non convenzionale e rinuncia alla struttura drammaturgica, servendosene soltanto sottotraccia.
Sei attori, tre donne e tre uomini, un musicista, una guida, “viaggiano” lo spazio di rappresentazione insieme al pubblico e raccontano, ognuno la propria storia.
Un capitano di vascello che accoglie clandestini; Clitemnestra e Ifigenia sacrificata alle vele della flotta Achea; Ecuba, la guerra, i lutti e la schiavitù oltre il suo mare; Elena, la vittima contesa; Ionà, che si si offre alle onde per placarle; Medea straniera e reietta nella patria del marito; Polidoro, illacrimato, insepolto tra gli insepolti.
Il pubblico verrà istruito all’ingresso e fruirà spostandosi della performance, così da poter viaggiare, migrare.
“Quella puttana de condanna a mmorte…”
Bianciardi – La città visibile 2014
nell’ambito di “La Città Visibile” 2014 – Fondazione Grosseto Cultura
«Io questa storia gliela racconto…»
reading musicale a cura del Teatro Studio di Grosseto
Attraverso gli scritti raccolti in “I Minatori della Maremma” di Bianciardi-Cassola e ne “La nascita dei Minatori della Maremma” a cura di Velio Abati, si ripercorre il lavoro di minuziosa indagine e denuncia dell’autore e degli autori, che nella descrizione della tragedia di Ribolla de “La vita agra”, trova il suo più poetico e tragico epilogo.La forma artistica prescelta è quella della lettura scenica con musica dal vivo, in cui le voci degli attori si intrecciano con la musica e le testimonianze della gente rincorrono pagine di giornalismo e letteratura, per un risultato che apre lo sguardo su un autore straordinario e al tempo stesso su un problema ancora vivo e non risolto come quello del lavoro, della sicurezza, delle morti bianche, del potere economico che tutto travolge in un assurdo delirio di autoconservazione.
Nella lettura, a tratti drammatizzata per resistituire colore agli eventi, trova spazio anche un’altra voce, una tra le tante, quella di Morbello Vergari, che ha saputo rendere in pochi versi, l’amore-odio che lega l’uomo al suo lavoro.
voci recitanti: Luca Pierini, Daniela Marretti, Enrica Pistolesi
chitarra elettrica e musiche: Massimo Pallini
regia: Daniela Marretti
MABRO, Storie di ordinario lavoro
Giovedì 19 Giugno ore 20.45
Casello Idraulico Via Roma, 43 Follonica
nell’ambito di FOLLOW ME
Festival Internazionale di Arte ai Margini
M A B R O
storie di ordinario lavoro
L’anima di chi è legato per la maggior parte del tempo a una macchina, rimane anch’essa imprigionata (A.Olivetti)
La performance teatrale ripercorre le vicende della fabbrica MABRO. L’opera è interpretata dagli allievi del laboratorio del Teatro Studio e da un gruppo di operaie che sono da lungo tempo in lotta per far sopravvivere l’attività e mantenere il posto di lavoro.
A Grosseto tutti hanno sentito parlare della lunga crisi di questa azienda , ma chi non è direttamente coinvolto ha informazioni superficiali, distorte e per questo motivo può esprimere facili giudizi.
Parafrasando un canto popolare si potrebbe dire: Se perdere il posto di lavoro vi sembra poco, provate voi a farvi licenziare e capirete la differenza fra disoccupazione e occupazione.
Lo spettacolo si snoda attraverso differenti quadri che possono suscitare il riso fino a quando non si capisce che si tratta di vita vissuta, mostra quali grovigli di interessi, quali sospetti si addensano attorno alle vicende della Fabbrica, come questa non è una storia “locale”, ma è comune ad un grandissimo numero di realtà.
La performance è realizzata sotto la guida di Mario Fraschetti, dal gruppo delle operaie della RSU e da alcuni allievi attori del Teatro Studio. Questa esperienza è stata possibile dopo che Mario Fraschetti l’estate dello scorso anno, ha diretto il gruppo di allievi del Teatro Studio nell’interpretazione di un lavoro ispirato a «La Madre» di B. Brecht, nel prato prospiciente la fabbrica, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche della fabbrica Mabro. Sono molti, infatti, i paralleli tra l’opera Brechtiana, tratta da un Romanzo di Gorkji, e la situazione delle operaie della fabbrica grossetana. In questo contesto tra il Teatro Studio, le Operaie della RSU Mabro e la Libreria delle Ragazze, è nato il progetto di un laboratorio che fa del teatro uno strumento di informazione, sensibilizzazione e lotta per i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori. Uno strumento per tenere accesi i riflettori su una situazione per molte persone drammatica e che per molteplici ragioni rimane spesso oscurata. Dal laboratorio nasce dunque questa performance, ma non si conclude con essa.
Il laboratorio vuole essere il punto di partenza di una forma artistica messa al servizio delle categorie in lotta nell’ambito del lavoro e intende creare un legame più stretto fra queste ed altri strati della popolazione.
Lo spettacolo utilizza racconti, testimonianze, articoli e documenti su fatti realmente accaduti e quindi viene continuamente aggiornato, evolvendosi con l’evolversi della vicenda, pertanto conterrà elementi differenti da quelli già effettuati in precedenza. Teatro di informazione e denuncia in cui riecheggia il teatro dell’assurdo e il teatro operaio di B. Brecht.
La performance è promossa dal laboratorio del Teatro Studio, Donne della Mabro, Libreria delle Ragazze, Centro Donna di Grosseto.
Interpreti : Gianni Bartolini,Vanna Carmignani, Ivonne Cupola, Francesca Ferrari, Mario Filabozzi, Rosina Filippini, Lucio Fontani, Mario Fraschetti, Laura Galli, Dina Guidarini, Milena Maggiotto, Manola Mengozzi, Nadia Perino, Giulietta Sgaragli, Beatrice Solito, Carla Tognazzi.
Ricerche, cura dei testi e regia: Mario Fraschetti
