teatro outsider

LE ESPERIENZE DEI GRUPPI “IPPOGRIFO”  E “URLAPICCHIO

IPPOGRIFO

Un cerchio di persone, il ritmo della respirazione, poi un gioco teatrale, senza pressione, senza tensione, un po’ come bambini, nessuno è più bravo, ogni idea ogni proposta ha un ascolto. Risate, riflessioni, una pausa, se siamo troppo stanchi per riprendere si parla della vita, si mangia un gelato.” (Mario Fraschetti)

 

Nel laboratorio dell’Ippogrifo, persone assistite dal servizio di psichiatria, allievi della scuola di teatro e alcuni attori professionisti, sperimentano insieme un percorso di conoscenza di sé e degli altri attraverso diverse tecniche espressive.

 

Nel 2000, a Grosseto nasce “L’Ippogrifo” gruppo collegato alla scuola di teatro del Teatro Studio di Grosseto, in collaborazione con il Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl 9 di Grosseto.

Superare timori, ridurre atteggiamenti istrionici, aspettare il proprio turno, ascoltare gli altri, cercare il modo migliore per interagire, per comunicare.

L’improvvisazione, partendo da un testo o da una situazione reale di vita, la ricerca della comicità e dell’assurdo nel quotidiano, hanno guidato le scelte.

Sperimentare il movimento, il suono, il gesto, la parola come strumenti per comunicare sentimenti, aiuta a comprende e a farci comprendere meglio, in un gruppo in cui ci sono certo forti differenze, ma in cui nessuno giudica e tutti si sostengono e si rispettano.

Il laboratorio si svolge presso il Teatro Studio e non in un luogo sanitario.

Gli utenti assistiti dal servizio Asl, sono immersi in una situazione in cui gli “altri” non agiscono con timore, pietismo, occhio terapeutico nei loro confronti.

 

Il laboratorio é attualmente strutturato in seminari periodici e tematici ( il comico, le tecniche della commedia dell’arte, il teatro dell’assurdo, etc. ) ed è aperto a tutti.

 

PRINCIPALI EVENTI

Segni e disegni urbani. Ottanta lavori grafici elaborati nel corso di laboratori di movimento, disegnati su carta per manifesti e esposti affidandoli alla casualità dell’affissione

Gli oggetti e la loro anima. Stazione. Raccolta di materiali abbandonati lungo i binari di servizio della stazione, loro decontestualizzazione e realizzazione di opere concettuali

La tomba dell’Ippogrifo Assemblaggio con materiali vari e registrazioni.

(Sabbia, piume, calchi di zoccoli, registrazioni dall’Orlando Furioso)

Atlantide Opere visuali e poetiche legate alla mitica terra scomparsa

Drammi a strisce. Fumetti di episodi di vita vissuta successivamente drammatizzati con la tecnica del teatro immagine

Gli Orazi e i Curiazi (dal teatro didattico di B. Brecht). Riduzione e messa in scena con la partecipazione di utenti e attori del Teatro Studio

Gli elettricisti (da Karl Valentin) Inadeguatezza del quotidiano. messa in scena con la partecipazione di utenti e attori del Teatro Studio

Gli occhiali ritrovati (da Karl Valentin) assurdità quotidiane. messa in scena con la partecipazione di utenti e attori del Teatro Studio

Pic Nic (da Arrabal) .La follia della guerra. messa in scena con la partecipazione di utenti e attori del Teatro Studio

Dopo molti anni dalla legge Basaglia… Performance durante le commemorazioni nella sala del consiglio comunale di Grosseto messa in scena con la partecipazione di utenti e attori del Teatro Studio

Al concerto dei Green Day lavoro di improvvisazione a canovaccio su un testo originale ispirato alla pièce di Karl Valentin “Andare a teatro

Locandine dei saggi

 

URLAPICCHIO

Storia

L’esperienza con l’ASL9 il centro diurno “Oltre le mura” a Massa Marittima prima e “Urlapicchio” a Follonica poi, nasce nel 2002 e prosegue per oltre dieci anni crescendo in numero che in professionalità. Gli svantaggiati psichici possiedono una percezione di sé più incerta, più discontinua rispetto all’individuo sano. Il bisogno primario di uno psicotico diventa allora quello di stabilire un intenso e stabile legame con una figura di riferimento e la relazione con il gruppo all’interno del centro diurno. Il laboratorio teatrale cerca quindi di creare un clima che renda possibile l’incontro con l’altro all’interno del gruppo. Fornisce un ambito protetto in cui poter esprimere condividere rielaborare le proprie emozioni attraverso la mediazione teatrale. Lo straordinario è che attraverso il laboratorio, chi nella quotidianità è considerato debole e svantaggiato riesce ad esprimere la propria ricchezza interiore, la propria spontaneità e creatività. In una prima fase il lavoro si concentra sui concetti del corpo (schema corporeo, il corpo nello spazio come strumento di comunicazione e relazione), dello spazio (coscienza di se e degli altri, utilizzo dello spazio disponibile), della voce (il corpo produce dei suoni, scoperta della voce come suono, rumore, suoni codificati e non per comunicare). Solo in un secondo passaggio si passa alla scoperta del personaggio per giungere infine alla sua rappresentazione. Durante tutto il percorso vengono stimolate e utilizzate, tenendo conto del livello in cui si trova ogni singolo utente, le funzioni cognitive quali la percezione, l’attenzione il pensiero, il linguaggio e la memoria. Fin dal primo anno abbiamo cercato di mettere in scena uno spettacolo che via via è diventato sempre più completo e articolato e che ha dato come risultato, a persone abituate a collezionare fallimenti, l’aumento della stima di se’, la consapevolezza di saper comunicare e di accettare situazioni come l’essere toccati, la diminuzione dell’aggressività e la scoperta di farsi capire con chiarezza. A Dicembre del 2009 è avvenuto un importante incontro con il centro “Blu Cammello” di Livorno che attraverso la persona di Riccardo Bargellini ci ha fatto conoscere l’arte outsider. Il concetto di Art brut (Arte grezza) è stato inventato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali (autodidatti, psicotici, prigionieri, persone completamente digiune di cultura artistica). Egli intendeva, in tal modo, definire un’arte spontanea, senza pretese culturali e senza alcuna riflessione Il sinonimo inglese di Art Brut è Outsider Art, termine coniato nel 1972 dal critico d’arte inglese Roger Cardinal. Da quest’incontro è scaturita una collaborazione che ci ha portato sul palcoscenico del Teatro “La Goldonetta” di Livorno con una rappresentazione fuori concorso all’interno del Premio Ciampi che è stata replicata sia a Livorno che a Follonica. Da allora il gruppo non solo è cresciuto, ma si è avvalso della collaborazione di attori danzatori e musicisti professionisti.

Produzioni

Giugno 2003 Pique Nique ispirato al testo omonimo di F. Arrabal con i testi completamenti riscritti dagli utenti attraverso la fase laboratoriale (Massa Marittima)

Giugno 2004 Risonanze dell’anima lettura di poesie scritte dagli utenti attraverso la tecnica della scrittura creativa affiancate a testi di grandi poeti con musica dal vivo (Massa Marittima)

Giugno 2007 Non voltarti indietro produzione originale scritta con gli utenti e basata sul libro di Duccio Demetrio “Il gioco della vita” (Massa Marittima)

Giugno 2009 Voci diverse spettacolo umoristico che prende spunto dalle barzellette affiancato da “La topastra” Di S. Benni (Follonica)

10 Dicembre 2009 Urlapicchio inagurazione dell’omonimo centro diurno spettacolo di parole e musica ispirato alla poesia di F. Maraini (sala Consiglio Comunale di Follonica)

15 Ottobre 2010 Ho perso il mondo spettacolo che prende spunto da canzoni e poesie di Piero Ciampi per raccontarne le vita (Teatro “La Goldonetta” Livorno)

14 Novembre 2010 Ho perso il mondo (Livorno)

3 Dicembre 2010 Le topastre da La Topastra di S. Benni (Livorno)

13 Maggio 2011 Ho perso il mondo (Teatro La Leopolda Follonica)

5 Giugno 2011 Corpo insetto Da Il Carnevale degli insetti di S. Benni (Teatro La Leopolda Follonica)

8 Ottobre 2011 Corpo insetto (Teatro dei Concordi Roccastrada)

2012-2013 La vita è un sogno ispirato a “Calderon sogna” di P.P. Pasolini debutto a giugno al festival FolloWme a Follonica, il 10 novembre 2012 Roccastrada

Collaborazioni

 Aire Flamenco (Francesca Angotti)

 Gruppo musicale I suonatori della boscaglia

 Teatro Incanto (Lorenza Baudo)

Teatro Studio (Umberto Bonini, Sabrina Gatto, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini)

Produzioni Urlapicchio