“GUSTA LE PAROLE” – Travale
30 NOVEMBRE
ORE 18.30
“GUSTA LE PAROLE”
performance teatrale e aperitivo degustazione
testi tratti da Isabelle Allende, Pablo Neruda, Erri de Luca
TRAVALE (GR)
Il gusto di ascoltare le parole, di leggere mangiando, di bere con consapevolezza: la sensualità di un incontro dietro ai fornelli, la poesia e la passione, fusi in un percorso di monologhi ispirati a tre grandissimi autori e alla raffinatezza di un contesto che illustra cosa sia “mangiare bene”.
interpreti: Enrica Pistolesi, Luca Pierini, Daniela Marretti
NELL’AMBITO DELL’INIZIATIVA “IL MANGIACULTURA”
ORGANIZZATO DA COMUNE DI MONTIERI, CASTANEA, CENTRO DI LINGUA E CULTURA ITALIANA E DALL’A.T.T., ASSOCIAZIONE TURISTICA DI TRAVALE
L’autunno a tavola
convegno sulla gastronomia
a partire dalle ore 16.30
(espandi la locandina per vedere il programma)
CIASCUN SUONI, BALLI E CANTI…
28 SETTEMBRE ORE 18.00
“CIASCUN SUONI, BALLI E CANTI…”
canti, facezie e rime, un viaggio nella letteratura del ’400
performance site specific di lettura scenica con musica dal vivo
MUSEO ARCHEOLOGICO GROSSETO
Giardino dell’Archeologia,
via Ginori, evento a numero chiuso, ingresso gratuito
Un viaggio alla scoperta di un mondo letterario e culturale che sa destreggiarsi tra antichità e modernità, tra scherzi e profondità, ironia e sacralità, in una tensione che parla dell’uomo e della donna, che al di là dei limiti temporali e culturali, riemergono nuovi, realistici e carichi di sarcasmo
con
Daniela Marretti
Luca Pierini
Enrica Pistolesi
Mirio Tozzini
e con
Francesco Melani
(clarinetto e voce)
Tommaso Imperio
(chitarra)
regia
Mario Fraschetti
Informazioni e prenotazioni 0564/488752
Nel caso di maltempo, l’iniziativa si svolgerà alla stessa ora al Museo Archeologico.
Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori in Toscana, iniziativa promossa dalla Commissione europea per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca.
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A VEGLIA – Ribolla
15 SETTEMBRE 2019 ORE 20.30
“A VEGLIA”
CIRCOLO ARCI
RIBOLLA (GR)
il mondo magico della tradizione popolare, uno spettacolo in divenire che nasce dall’incontro con le storie raccontate dagli attori del teatro studio e quelle raccontate dal pubblico, incentrare sugli elementi magici e soprannaturali della tradizione locale
in collaborazione con Arci e Agrimonia, col contributo della Regione Toscana
INTERPRETI
Enrica Pistolesi, Luca Pierini, Daniela Marretti
REGIA E CONDUZIONE
Mario Fraschetti
A VEGLIA – Civitella Marittima
25 AGOSTO 2019 ORE 21.00
“A VEGLIA”
CIRCOLO ARCI CIVITELLA MARITTIMA (GR)
il mondo magico della tradizione popolare, uno spettacolo in divenire che nasce dall’incontro con le storie raccontate dagli attori del teatro studio e quelle raccontate dal pubblico, incentrare sugli elementi magici e soprannaturali della tradizione locale
in collaborazione con Arci e Agrimonia, col contributo della Regione ToscanaInterpreti:
INTERPRETI
Enrica Pistolesi, Luca Pierini, Francesco Melani, Daniela Marreti
REGIA
Mario Fraschetti
MIGRAZIONI – Vulci 11 agosto 2019
11 AGOSTO 2019 ORE 18.00
MIGRAZIONI
STORIE DI DONNE, UOMINI E DESTINI
Il Fascino delle Rovine, un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma,
torna a Vulci per il terzo anno consecutivo.
NELLO SPLENDIDO E VARIEGATO SCENARIO DEL PARCO NATURALISTICO E ARCHEOLOGICO DI VULCI,
IL TEATRO STUDIO HA REPLICATO “ILIADE”, PRESSO LA TOMBA “CUCCUMELLA”, E “LA PACE” PRESSO LE VESTIGIA DELLA “PORTA OVEST”,
METTENDO COSI IN RISALTO IL PATRIMONIO CHE VULCI RAPPRESENTA E CONTIENE E DANDO COSI’ UNA FORZA SEMPRE NUOVA AGLI ALLESTIMENTI.
L’ITINERARIO STABILITO PREVEDE L’UTILIZZO, PER ALCUNE SCENE, DELLA FANTASTICA CORNICE NATURALISTICA DEL LAGO DEL PELLICONE SUL FIUME FIORA, OLTRE AD ALTRI SUGGESTIVI ANGOLI PAESAGGISTICI DEL PARCO.
Il Fascino delle Rovine, un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma, torna a Vulci per il terzo anno consecutivo.
INFORMAZIONI
biglietteria del Parco 0766870179 info@vulci.i
biglietto euro 10,00 – ingresso gratuito per i minori di 14 anni
FASCINO ROVINE 2019
IL FASCINO DELLE ROVINE 2019
XXIV EDIZIONE
PORTA FIORENTINA Saturnia (GR)
21 giugno 2019 – ore 18.00 “ILIADE”
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PARCO ARCHEOLOGICO DI VULCI – Montalto di Castro (VT)
7 luglio 2019 – ore 18.00 “ILIADE”
14 luglio 2019 – ore 18.00 “LA PACE” di Aristofane
28 luglio RIMANDATO per maltempo a 11 agosto 2019 – ore 18.00 “MIGRAZIONI”
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PARCO ARCHEOLOGICO DI SOVANA TOMBA ILDEBRANDA – Sovana (GR)
3 agosto 2019 – ore 18.00 “FRAMMENTI”
Il Fascino delle Rovine è un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma, sarà prima presso la Porta Fiorentina di Saturnia con lo spettacolo ILIADE, successivamente nell’area archeologica di Vulci con ILIADE, LA PACE di Aristofane e MIGRAZIONI da Erri de Luca, Eschilo ed Euripide, ed infine presso la Tomba Ildebranda di Sovana (GR) con lo spettacolo FRAMMENTI.
Il lavoro del Teatro Studio, che ha portato in scena tutto Eschilo, Euripide, ma anche lavori più contemporanei, o lavori del tutto originali, percorrendo strade antiche, boschi, parchi naturali (si ricordano Baccanti e Sette contro Tebe e Cassandra, sulla terra calda del Parco delle Biancane – Monterotondo Marittimo, per la particolare suggestione dovuta ai fumi dei soffioni). Occorrerebbe molto tempo per ripercorrere questa ricchissima esperienza del Teatro Studio.
Tuttavia, il lavoro del Teatro Studio, continua ad avere una sua specificità: quella dell’ambientazione nuda e cruda, che rende il “site specific” veicolo di forte esperienza per il pubblico, veicolo di condivisione e ritualità. Non si tratta infatti solo di adattare ad uno spazio l’allestimento in questione, ma di farlo con modalità veicolanti l’ascolto del pubblico nei confronti degli elementi. Lavorare di giorno, senza supporti tecnici, senza alterare gli spazi, trasforma l’evento in qualcosa che va al di là della fruizione di un’opera teatrale.
Approfondimenti Rassegna IL FASCINO DELLE ROVINE
LA PACE – Vulci 2019
PARCO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI VULCI
14 luglio ore 18.00
La Pace
(da Aristofane)
“LA PACE”
PRESENTAZIONE
per informazioni: tel 0766870179
biglietto euro 10,00 – ingresso gratuito per i minori di 14 anni
Legare indissolubilmente la ricerca sul teatro delle origini alla volontà di intervenire sul territorio, recuperando e ravvivando spazi dalla forza evocatrice indiscussa. Questo l’obiettivo del Fascino delle Rovine, un progetto portato avanti dal Teatro Studio, Centro di Ricerca e Formazione Teatrale, diretto da Mario Fraschetti e Daniela Marretti, con lo scopo di rappresentare e rendere fruibili agli spettatori di oggi, i miti immortali dei classici greci.
Gli spettacoli del gruppo grossetano nascono, infatti, per essere rappresentati in siti archeologici o spazi naturali suggestivi, traendo da questi un ulteriore stimolo per la fantasia del pubblico.
Una ricerca, dunque, sul teatro delle origini, basata su forme arcaiche di comunicazione e sullo stretto rapporto fra ambiente, espressività ed emotività. Armonizzandosi con lo spazio in cui lo spettacolo si svolge, lo scenario naturale diviene, molto spesso, veicolo di emozioni che derivano dalla poetica della messa in scena.
Questo lavoro, l’amore per la storia e per il territorio hanno portato alla produzione di una serie di forme spettacolari, concepite ad hoc per determinati luoghi.
“Le rappresentazioni assorbono il fascino dello spazio in cui si svolgono e lo restituiscono amplificato allo spettatore, – dice Mario Fraschetti, direttore artistico e regista del Teatro Studio – dando suono alle tracce lasciate dai carri, in una sospensione temporale dove passato e futuro si esprimono nell’unica vera categoria: un infinito presente. Ma i “santuari” archeologici e naturali – aggiunge Fraschetti – devono essere usati con grande sensibilità e rispetto e per questo non tutte le performance artistiche possono essere ospitate: solo interventi direttamente ispirati da questi luoghi possono dare un senso di continuità e di vita alle pietre.”
Nei lavori del Teatro Studio, tutti realizzati senza apportare mai elementi di modifica al luogo, l’ambiente ha svolto dunque un ruolo assolutamente determinante, tanto che la stessa rappresentazione, ambientata in spazi differenti, ha finito per diventare ogni volta qualcosa di molto diverso e particolare. Lo spettacolo, inoltre, ha sovente costituito l’occasione per il pubblico di visitare per la prima volta siti di grande attrattiva paesaggistica, architettonica o culturale. “Il luogo dello spettacolo – prosegue ancora Mario Fraschetti – si raggiunge di solito dopo un breve percorso a piedi, che prepara e predispone. Si lascia la macchina, si sale lentamente lungo una strada romana od etrusca, si attraversa un bosco, o si entra nella ferita di una montagna, sentendo le energie delle pietre. Lo spettatore rimane fermo, per oltre un’ora, incantato non solo dal valore letterario del testo, ma soprattutto da questa inconsueta comunione tra luogo ed evento, ovvero dalla straordinaria dinamica del rito.
Riscoprire luoghi noti attraverso il fascino dello spettacolo è come tornare a casa dopo una lunga assenza…”