Amori Tragici – Vulci
passioni, conflitti, amori nella tragedia e nel mito
SABATO 12 SETTEMBRE ORE 17.30
Parco Archeologico di Vulci (Vt)
adattamento teatrale, per voci azioni e canto
Un percorso tra gli amori e i conflitti più vibranti e celebri che il mito, l’epica, la tragedia e la poesia hanno portato fino a noi. Gli amori più difficili, le battaglie più dure, gli uomini e gli dei, le passioni, le guerre, le donne più coraggiose, per un viaggio che saprà condurci nelle stanze più recondite della nostra anima.
I testi sono attinti dal repertorio classico, tragico, epico, mitologico degli allestimenti del Teatro Studio, con incursioni nella poesia e nella contemporaneità, per tracciare un percorso che narri l’incontro tra uomini e dei, uomini e donne, popoli e battaglie, seguendo il filo rosso delle passioni.
(Eschilo, Euripide, Ovidio, Saffo, Wolf, Ristos)
ADATTAMENTO IN CONFORMITA’ CON LE REGOLE DI DISTANZIAMENTO SOCIALE
Le voci della storia – Manciano
LE VOCI DELLA STORIA
VENERDI 4 SETTEMBRE 2020 ORE 17.00
PIAZZA MAGENTA - MANCIANO (GR)
1, 4, 14 AGOSTO, 4 SETTEMBRE 2020
MUSEI CIVICI, MUSEO DIFFUSO DI
MANCIANO E SATURNIA (GR)
“L’iniziativa Le Voci della Storia, – illustra il direttore dei Musei Civici di Manciano, Massimo Cardosa -, nasce nel 2019 dal felice incontro tra la Direzione dei Musei Civici di Manciano e i responsabili della Biblioteca A. Morvidi con gli attori di Teatro Studio Grosseto, alcun dei quali legati, anche da tradizione familiare, alla cittadina maremmana. L’intento era quello di arricchire la tradizionale comunicazione con il pubblico promossa dalle due istituzioni culturali (conferenze, visite guidate, interventi e spettacoli teatrali) con lo spirito, evocato dalla recitazione, di personaggi, storie e tradizioni del passato, in modo da restituire “l’anima” alla materialità di documenti, testi e reperti archeologici. L’originario programma per il 2020, già pronto a febbraio, si è dovuto purtroppo completamente rivedere, alla luce dell’emergenza Covid, ma il Comune di Manciano non ha voluto rinunciare a questo appuntamento che già alla prima edizione aveva ricevuto un ottimo apprezzamento dal pubblico”.
Un programma articolato che si interseca con Le notti dell’Archeologia e con il lavoro del Teatro Studio sul teatro antico e site specific.
Eventi di grande spessore artistico e culturale , ma anche eventi fruibili, che si propongono proprio di “animare” e ricondurre con facilità ed intensità lo spettatore nel fiume della Storia.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Consigliata la prenotazione:
tel 0564620532
mancianopromozione@gmail.com
ORPHEUS – 2020
liberamente ispirato alle opere di
Ovidio, Poliziano, Monteverdi, Gluck e Cocteau
adattamento teatrale, per voci azioni e canto
VENERDI 14 AGOSTO – ORE 18.00
Porta Fiorentina, Museo Diffuso, Saturnia (Gr)
SABATO 22 AGOSTO – ORE 18.00
Parco Archeologico di Vulci (Vt)
“Fra i templi di Apollo e di Dioniso, il tuo cuore è diviso fra due strade: vita e morte, gioia e dolore, estasi e spasimo, benevolenza e crudeltà, toro e agnello, maschio e femmina, desiderio e distacco.
Il sole proietta su di te l’ombra di Dioniso: Orfeo, tu che sei tornato da sponde dimenticate, dai confini di una fuga in avanti, abbandona questa disperazione.”
Il lavoro, in bilico tra lettura corale, monologhi e scene rappresentate, prende spunto da più testi e più visioni del mito, recuperando essenzialmente due concetti: il mito è stato e resta l’unico linguaggio possibile per esprimere i più intimi moti dell’animo umano; tutto ciò che accade non può essere cambiato, ma solo accolto e trasformato, pena la totale lacerazione di sé.
Interpreti
Luca Pierini, Mirio Tozzini, Enrica Pistolesi, Daniela Marretti
Canto e clarinetto
Francesco Melani
Elaborazione del testo e regia
Mario Fraschetti
ADATTAMENTO IN CONFORMITA’ CON LE REGOLE DI DISTANZIAMENTO SOCIALE
CIASCUN SUONI, BALLI E CANTI…
28 SETTEMBRE ORE 18.00
“CIASCUN SUONI, BALLI E CANTI…”
canti, facezie e rime, un viaggio nella letteratura del ’400
performance site specific di lettura scenica con musica dal vivo
MUSEO ARCHEOLOGICO GROSSETO
Giardino dell’Archeologia,
via Ginori, evento a numero chiuso, ingresso gratuito
Un viaggio alla scoperta di un mondo letterario e culturale che sa destreggiarsi tra antichità e modernità, tra scherzi e profondità, ironia e sacralità, in una tensione che parla dell’uomo e della donna, che al di là dei limiti temporali e culturali, riemergono nuovi, realistici e carichi di sarcasmo
con
Daniela Marretti
Luca Pierini
Enrica Pistolesi
Mirio Tozzini
e con
Francesco Melani
(clarinetto e voce)
Tommaso Imperio
(chitarra)
regia
Mario Fraschetti
Informazioni e prenotazioni 0564/488752
Nel caso di maltempo, l’iniziativa si svolgerà alla stessa ora al Museo Archeologico.
Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori in Toscana, iniziativa promossa dalla Commissione europea per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca.
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MIGRAZIONI – Vulci 11 agosto 2019
11 AGOSTO 2019 ORE 18.00
MIGRAZIONI
STORIE DI DONNE, UOMINI E DESTINI
Il Fascino delle Rovine, un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma,
torna a Vulci per il terzo anno consecutivo.
NELLO SPLENDIDO E VARIEGATO SCENARIO DEL PARCO NATURALISTICO E ARCHEOLOGICO DI VULCI,
IL TEATRO STUDIO HA REPLICATO “ILIADE”, PRESSO LA TOMBA “CUCCUMELLA”, E “LA PACE” PRESSO LE VESTIGIA DELLA “PORTA OVEST”,
METTENDO COSI IN RISALTO IL PATRIMONIO CHE VULCI RAPPRESENTA E CONTIENE E DANDO COSI’ UNA FORZA SEMPRE NUOVA AGLI ALLESTIMENTI.
L’ITINERARIO STABILITO PREVEDE L’UTILIZZO, PER ALCUNE SCENE, DELLA FANTASTICA CORNICE NATURALISTICA DEL LAGO DEL PELLICONE SUL FIUME FIORA, OLTRE AD ALTRI SUGGESTIVI ANGOLI PAESAGGISTICI DEL PARCO.
Il Fascino delle Rovine, un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma, torna a Vulci per il terzo anno consecutivo.
INFORMAZIONI
biglietteria del Parco 0766870179 info@vulci.i
biglietto euro 10,00 – ingresso gratuito per i minori di 14 anni
FASCINO ROVINE 2019
IL FASCINO DELLE ROVINE 2019
XXIV EDIZIONE
PORTA FIORENTINA Saturnia (GR)
21 giugno 2019 – ore 18.00 “ILIADE”
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PARCO ARCHEOLOGICO DI VULCI – Montalto di Castro (VT)
7 luglio 2019 – ore 18.00 “ILIADE”
14 luglio 2019 – ore 18.00 “LA PACE” di Aristofane
28 luglio RIMANDATO per maltempo a 11 agosto 2019 – ore 18.00 “MIGRAZIONI”
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PARCO ARCHEOLOGICO DI SOVANA TOMBA ILDEBRANDA – Sovana (GR)
3 agosto 2019 – ore 18.00 “FRAMMENTI”
Il Fascino delle Rovine è un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma, sarà prima presso la Porta Fiorentina di Saturnia con lo spettacolo ILIADE, successivamente nell’area archeologica di Vulci con ILIADE, LA PACE di Aristofane e MIGRAZIONI da Erri de Luca, Eschilo ed Euripide, ed infine presso la Tomba Ildebranda di Sovana (GR) con lo spettacolo FRAMMENTI.
Il lavoro del Teatro Studio, che ha portato in scena tutto Eschilo, Euripide, ma anche lavori più contemporanei, o lavori del tutto originali, percorrendo strade antiche, boschi, parchi naturali (si ricordano Baccanti e Sette contro Tebe e Cassandra, sulla terra calda del Parco delle Biancane – Monterotondo Marittimo, per la particolare suggestione dovuta ai fumi dei soffioni). Occorrerebbe molto tempo per ripercorrere questa ricchissima esperienza del Teatro Studio.
Tuttavia, il lavoro del Teatro Studio, continua ad avere una sua specificità: quella dell’ambientazione nuda e cruda, che rende il “site specific” veicolo di forte esperienza per il pubblico, veicolo di condivisione e ritualità. Non si tratta infatti solo di adattare ad uno spazio l’allestimento in questione, ma di farlo con modalità veicolanti l’ascolto del pubblico nei confronti degli elementi. Lavorare di giorno, senza supporti tecnici, senza alterare gli spazi, trasforma l’evento in qualcosa che va al di là della fruizione di un’opera teatrale.
Approfondimenti Rassegna IL FASCINO DELLE ROVINE
LA PACE – Vulci 2019
PARCO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI VULCI
14 luglio ore 18.00
La Pace
(da Aristofane)
“LA PACE”
PRESENTAZIONE
per informazioni: tel 0766870179
biglietto euro 10,00 – ingresso gratuito per i minori di 14 anni
Legare indissolubilmente la ricerca sul teatro delle origini alla volontà di intervenire sul territorio, recuperando e ravvivando spazi dalla forza evocatrice indiscussa. Questo l’obiettivo del Fascino delle Rovine, un progetto portato avanti dal Teatro Studio, Centro di Ricerca e Formazione Teatrale, diretto da Mario Fraschetti e Daniela Marretti, con lo scopo di rappresentare e rendere fruibili agli spettatori di oggi, i miti immortali dei classici greci.
Gli spettacoli del gruppo grossetano nascono, infatti, per essere rappresentati in siti archeologici o spazi naturali suggestivi, traendo da questi un ulteriore stimolo per la fantasia del pubblico.
Una ricerca, dunque, sul teatro delle origini, basata su forme arcaiche di comunicazione e sullo stretto rapporto fra ambiente, espressività ed emotività. Armonizzandosi con lo spazio in cui lo spettacolo si svolge, lo scenario naturale diviene, molto spesso, veicolo di emozioni che derivano dalla poetica della messa in scena.
Questo lavoro, l’amore per la storia e per il territorio hanno portato alla produzione di una serie di forme spettacolari, concepite ad hoc per determinati luoghi.
“Le rappresentazioni assorbono il fascino dello spazio in cui si svolgono e lo restituiscono amplificato allo spettatore, – dice Mario Fraschetti, direttore artistico e regista del Teatro Studio – dando suono alle tracce lasciate dai carri, in una sospensione temporale dove passato e futuro si esprimono nell’unica vera categoria: un infinito presente. Ma i “santuari” archeologici e naturali – aggiunge Fraschetti – devono essere usati con grande sensibilità e rispetto e per questo non tutte le performance artistiche possono essere ospitate: solo interventi direttamente ispirati da questi luoghi possono dare un senso di continuità e di vita alle pietre.”
Nei lavori del Teatro Studio, tutti realizzati senza apportare mai elementi di modifica al luogo, l’ambiente ha svolto dunque un ruolo assolutamente determinante, tanto che la stessa rappresentazione, ambientata in spazi differenti, ha finito per diventare ogni volta qualcosa di molto diverso e particolare. Lo spettacolo, inoltre, ha sovente costituito l’occasione per il pubblico di visitare per la prima volta siti di grande attrattiva paesaggistica, architettonica o culturale. “Il luogo dello spettacolo – prosegue ancora Mario Fraschetti – si raggiunge di solito dopo un breve percorso a piedi, che prepara e predispone. Si lascia la macchina, si sale lentamente lungo una strada romana od etrusca, si attraversa un bosco, o si entra nella ferita di una montagna, sentendo le energie delle pietre. Lo spettatore rimane fermo, per oltre un’ora, incantato non solo dal valore letterario del testo, ma soprattutto da questa inconsueta comunione tra luogo ed evento, ovvero dalla straordinaria dinamica del rito.
Riscoprire luoghi noti attraverso il fascino dello spettacolo è come tornare a casa dopo una lunga assenza…”
VERBA VOLANT – Biblioteca Chelliana
“VERBA VOLANT… CANTA LA LUNA…”
27 GIUGNO 2019
BIBLIOTECA CHELLIANA (GR)
orari previsti
19.25, 20.50, 22.50
(data la ricchezza del programma della giornata, gli orari potranno subire leggere variazioni)